Sebastiano Ambra (Catania, 1979) è giornalista e scrittore. Dopo la laurea in Lettere moderne, collabora per un periodo con la cattedra catanese di Dialettologia. Scrive di musica per alcune testate e si trasferisce a Roma, dove intraprende la carriera da giornalista, occupandosi di Interni prima e di Cronaca poi. Diventa professionista nel 2010 e, di nuovo in Sicilia, inizia a lavorare per diverse testate giornalistiche (Quotidiano di Sicilia, Micromega, Il Megafono). Nel 2010 firma un contratto per un progetto televisivo e inizia a produrre e curare interamente format d’inchiesta. Collabora con alcuni importanti progetti di comunicazione come il rilancio de I Siciliani, ottenendo significativi riscontri, e pubblica i libri di inchiesta Fango (2010), con prefazione di Leoluca Orlando, e Il fumo li uccide (2012) per Rubbettino. Nel 2014 con il collettivo Lanacaprina pubblica LaScia o Raddoppia | Complotti e cospirazioni nella politica italiana: storia delle #sciechimiche dal centrosinistra ai grillini, edito da Round Robin. Fonda nel 2020 il collettivo “Sicilia Niura” con tre scrittori siciliani per promuovere gli autori isolani dediti al genere giallo e ai suoi sottogeneri. Successivamente accetta di curare, insieme ai tre cofondatori, una collana letteraria omonima del collettivo, per la quale lavora al progetto di una raccolta di racconti con la collaborazione di Gaetano Savatteri. Nel 2022 Newton Compton pubblica il suo ultimo romanzo, La misteriosa scomparsa di Don Vito Trabìa, il primo caso dell’ispettrice Lena di Giacomo, ambientato a Palermo e, nello stesso anno, il saggio Breve storia di Catania.