Shiva Moghanloo è considerata una delle scrittrici iraniane più promettenti del panorama contemporaneo. Vive a Tehran, dove svolge la professione di traduttrice e editor presso una delle case editrici più importanti dell’Iran. Collabora con quotidiani e periodici nazionali. L’esordio nella narrativa risale al 2004 quando viene pubblicata la sua prima raccolta di racconti The book of panic, a cui seguono The Holy Smoke (2006), They Were No Less Than Fish (2012), and Wrong People (2017). Alcune di queste storie hanno vinto premi nazionali e sono state tradotte in inglese, polacco e turco.
Con Taban e i misteri del castello (Nimaj Publishing, Tehran 2020), l’autrice conquista la critica e raggiunge il grande pubblico. Il romanzo è il primo capitolo – autoconclusivo – di una serie thriller/mistery dai risvolti romantici con protagonista la giovane Taban, una talentuosa archeologa.
Nell’opera di Moghanloo, particolare attenzione è riservata alla condizione femminile, ai cicli e ricicli storici. La descrizione del reale si fonde con storie di puro intrattenimento e diventa il punto di partenza per indagare le sfide del passato e del presente. Le donne sono le protagoniste indiscusse dell’universo letterario dell’autrice, figure forti e indipendenti che sanno adattarsi alle diverse epoche storiche. La mitologia dell’antica Grecia e dell’antico Egitto, così come le suggestioni del realismo magico, sono elementi molto presenti.